La Gioia del Vangelo

"Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano". Il vangelo di oggi mi ricorda che ciò che mi rende felice o meno non sono le condizioni in cui sono venuta nel mondo, le vicende della mia storia o le circostanze in cui mi trovo. Piuttosto, ciò che fa veramente la differenza, è il genere di parole alle quali decido di dare ascolto, che mi abituo ad osservare e alle quali do la possibilità di modellarmi: in ogni momento, infatti, posso prestare attenzione alla voce di Dio, oppure prestare attenzione e dare credito a voci e parole che non sono le Sue. Spesso mi accorgo che i pensieri e le parole che mi abitano scaturiscono da paure antiche, da giudizi altrui che ho introiettato, da ferite interiori ancora aperte, da moti dell'anima passeggeri che non corrispondono al mio sentire e desiderare autentico, da convinzioni erronee. La parola di Dio è la sola che restituisce la verità di quello che sono profondamente e che è in grado di liberarmi da tutte le altre voci fuorvianti.

Oggi dedicherò un tempo per ascoltarmi nel profondo, per cogliere quali sono le parole che mi abitano e provare a chiedermi qual è la loro provenienza, cercando nella parola di Dio la bussola che possa reindirizzare i miei pensieri.