La Gioia del Vangelo

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domenica 09 luglio 2023

XIV domenica del tempo ordinario

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Dal Vangelo di Matteo 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Commento
La Serva di Dio Giulia Gabrieli, durante gli ultimi mesi della sua vita, incontrava spesso questo brano di Vangelo e ogni volta si interrogava sul perché la colpisse così tanto. In realtà Giulia, nella sua disarmante semplicità di quattordicenne, non aveva bisogno di spiegazioni. Quella Parola in lei vibrava e prendeva vita. Il suo essere mite ed umile di cuore scaturiva dalla sua completa accoglienza della malattia che stava affaticando e opprimendo il suo corpo, ma non la sua anima, quel giogo per lei era leggero perché aveva abbracciato la croce di Cristo. Voleva testimoniare con tutta sé stessa quale ristoro avesse trovato in Lui. Dal nostro incontro con questa straordinaria testimone di Dio, ogni volta che ascoltiamo questo brano non possiamo che lasciare operare Gesù dentro le nostre fatiche. Lui, non solo resetta la nostra stanchezza e le nostre tensioni, spesso generate dall'orgoglio nelle relazioni e dalle nostre manie di controllo, ma ci regala slancio verso la vita. Quasi fosse quella reazione meccanica che accade al moto di un corpo che si ritrova tutto d'un tratto alleggerito dal peso che stava caricando e rallentando il suo passo. Come sempre ci eravamo complicati l'esistenza con ragionamenti contorti e sentimenti negativi e non appena sappiamo riconoscere Lui, anche in un un Suo testimone, possiamo trasformare quel giogo in opportunità di crescita per noi e per chi ci sta accanto.

Spirito Santo dona slancio al nostro cammino e rendici miti ed umili di cuore.
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