In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Commento
È una giornata particolare questa in cui mi trovo a scrivere il commento di questo brano di Vangelo. Stamattina è morta una persona a me cara, dopo anni di sofferenze per una malattia inguaribile. Nel pomeriggio sono stata al funerale del padre di una mia amica, anche lui venuto a mancare per un male incurabile. Ora leggo il Vangelo di cui devo fare il commento: la morte di Gesù. Il mio cuore è pieno di tristezza...perché la morte? Perché la sofferenza nella morte? Perché la sofferenza in chi resta e quella sensazione come se ti avessero strappato un pezzo di cuore? Eppure è un passaggio obbligato e quello che mi commuove è che ci sei passato anche Tu Gesù, come a volerci confortare e insegnare come morire. Pur essendo Dio, pur essendo la Vita, hai conosciuto la sofferenza e la morte. Sei venuto a condividere il dolore con noi, riservando a Te e a Tua madre le sofferenze più amare. E tutto questo per starci accanto, per darci un Cuore su cui piangere e in cui trovare consolazione. È solo in Te che l'esperienza della morte perde il suo morso di disperazione, perché sul Tuo Cuore ogni dolore si placa e in Te nessuna vita si perde.
Spirito Santo oggi Ti invoco su quanti stanno morendo, perché abbiano il coraggio di invocare Maria e Gesù: solo con loro la morte diventa pace.
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