La Gioia del Vangelo

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giovedì 07 luglio 2022

Giovedì della XIV settimana del tempo ordinario

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Dal Vangelo di Matteo 10,7-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Commento
Il Regno dei cieli può essere vivibile oggi, già qui dove mi trovo, con quello che siamo chiamati a fare. Il Signore ci suggerisce delle regole per viverlo pienamente, la più importante è ricordare che gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente dobbiamo saper dare. Per fare questo di certo serve essere leggeri, spogli di tutto, con il cuore disposto ad accogliere e ad essere accolto. Questo testo mi ricorda il tempo vissuto in Perù, in missione; ricordo che i ragazzi poveri che aiutavamo nelle nostre case, il sabato e la domenica andavano a fare oratorio con altri bambini più piccoli e tra le cose che si preparavano, giochi, canti, preghiere, merenda e S. Messa, si dava anche l’aiuto ai poveri; facendo loro un servizio, portando cibo o legna, lavandogli i vestiti al fiume, facendo un po' di pulizie e di compagnia. Così si educavano i ragazzi a regalare ai più poveri e anziani ciò che anche loro avevano ricevuto gratuitamente da altri. Per noi è stato toccare con mano il Regno di cui ci parla il Signore oggi. E’ stato il compimento di tante parole dette, pregate e meditate per lungo tempo. Con quell’esperienza sono diventate parole reali da raccogliere e provare a renderle vivibili tutti i giorni.
Riconosco l’importanza del mio essere testimone credibile e vero, nei fatti e non solo nelle parole?

Oggi compio un piccolo lavoro gratuito per qualcuno che ne ha bisogno senza che mi venga chiesto.
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