In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Commento
Tempo fa, al mare con amici, ho vissuto un’esperienza interessante. Al tramonto siamo saliti su un peschereccio dell’Adriatico e siamo partiti, insieme ai pescatori, per il mare aperto. Arrivati a una certa distanza dalla costa, sono state calate le “reti a strascico”: reti grandi, ancorate a due punti, che hanno lo scopo di raccogliere più pesce possibile, senza distinzione. Tirate poi in barca, le reti sono state svuotate del pesce sul pontile. Subito i marinai hanno separato il pesce “buono” da mangiare da quello immangiabile. Questo testo del Vangelo mi ha riconsegnato questo ricordo. Colgo nelle reti lanciate dai pescatori la possibilità del Vangelo che viene annunciato (noi dobbiamo annunciarlo, in quanto “pescatori di uomini”!) a tutti, senza il pregiudizio che solo alcuni sono “adatti” a cogliere questa possibilità: la rete è gettata perché chiunque possa avere l’opportunità di essere raccolto, coinvolto dalla Buona Notizia che Gesù è venuto a salvarci. Ma se è vero che tutti possono essere “pescati” dall’annuncio del Vangelo, è altrettanto vero che non tutti risponderanno all’amore di Dio: la nostra libertà di accogliere o rifiutare la Sua proposta è la discriminante tra la possibilità di vivere in pienezza la vita o di renderla un inferno. Il Regno dei cieli è un misto tra la Grazia e la nostra libertà, non solo una o l’altra, ma entrambe, insieme. La Grazia è il desiderio che Dio ha di renderci salvi, pienamente realizzati. La libertà è la nostra personale scelta di accogliere o rifiutare questa possibilità. Di fatto, cosa sto scegliendo?
Spirito Santo, fammi sperimentare la Grazia di Dio che mi precede sempre ma aiutami anche ad accoglierla, permettendole di trasformare la mia vita.
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