In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Commento
Leggendo la prima parte di questo brano, mi colpisce l’espressione “non si accorsero di nulla”, perchè nella mia quotidianità succedono tante cose di cui non mi accorgo e questa indifferenza mi fa pensare alla poca attenzione che pongo attorno a me ogni giorno. Sicuramente Gesù si è fatto presente nella mia vita tantissime volte e io non me ne sono accorta. Il mio cuore non era vigile e mi sono fatta travolgere dalla vita frenetica di tutti i giorni. La certezza che il Signore si fa presente per me ogni giorno in modo amorevole anche quando non me ne accorgo, mi rincuora perché mi sento amata indipendentemente dal fatto che io lo riconosca o meno. È dolce la tenerezza dell’essere amata, così come il prezioso consiglio evangelico del vegliare, che mi ricorda di orientare il mio cuore verso di Lui. Sento l’esigenza di prestare più attenzione a queste visite, e, pur conoscendo bene la durezza del mio cuore, desidero stare alla Sua presenza, anche se il desiderio spesso non basta perché è necessario lasciarsi amare profondamente, decidere di accoglierLo e lasciarsi sorprendere per poi agire seguendo il Suo esempio. Riesco a riconoscere la mia indifferenza?
Oggi ripeto davanti al crocifisso la frase: “Io non ti sono indifferente e tu non lo sei per me”.