In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi so-
no appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Commento
Spirito Santo, donami la capacità di accogliere il Signore nella mia vita.
Il brano evangelico di oggi racconta di un signore che organizza una grande festa, metafora con la quale Dio ci invita a far festa con Lui. Infatti il Regno, la "festa" può essere visibile e vissuta già su questa terra, ma è indispensabile la nostra adesione. Sembra che Gesù voglia dirci:" Desidero far festa, far parte della vostra vita, per renderla più piena e gioiosa". Ci invita perciò a scegliere il meglio, a non affannarci troppo per le preoccupazioni, che ci attendono quotidianamente. Egli ci chiede di fermarci, per stare con Lui e la sua Parola. Rimanere con Gesù, accoglierlo è vivere la festa, che appaga e che continua anche quando ci immergiamo nella nostra quotidianità. Nel racconto, sembra invece che ognuno degli invitati debba assolvere ad impegni inderogabili, quindi essi rifiutano l'invito del Signore. Mi domando: quali sono le giustificazioni , che mi impediscono di fermarmi, per restare un pò col Signore?. Il racconto prosegue con l'invito rivolto a coloro che sembrano i più lontani, quelli privi di tutto, coloro che non conoscono quel signore personalmente, ma del quale intuiscono bontà e gratuità. Gesù, forse ci vuol dire che la pienezza della vita, il "Paradiso", è per tutti, per chi dice di conoscerlo, ma che a volte non ascolta i suoi inviti e per coloro che non lo hanno ancora incontrato, ma di cui sanno l'esistenza. Dio non può che amare, condividendo la sua gioia con tutti; tuttavia, Egli non obbliga nessuno ad amarlo, perché ama come un vero padre. Come rispondo all'invito di Gesù? So scegliere ciò che davvero giovi alla mia vita?
Chiedo nella preghiera di saper dire il mio si' al Dio, ascoltando il Suo invito, attenta a chi si aspetta da me un pò del mio tempo, facendo festa insieme, alla presenza benevola del Signore.
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