In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Commento
Ancora una volta Gesù mi ricorda che il centro del suo messaggio è l’amore, soprattutto quello più difficile, verso le persone che non ci sono amiche. Ancora una volta mi ribadisce che le mie orecchie sentono ma non ascoltano perché è più comodo. Ancora una volta mi ricorda che la perfezione di Dio è solo l’amore, non tutte le idee che ho in testa. È difficile mettere in pratica un amore così e penso che ci metterò ancora del tempo per comprenderlo in profondità. Ci sono giorni in cui va tutto storto e faccio fatica a rendermi conto della grandezza di un amore senza confini, di un amore che mi è donato senza che io abbia alcun merito; eppure anche nei giorni neri, quando penso al peggio, ecco che mi accorgo di essere amata, anche da chi non me lo aspettavo. Che bello riuscire a scoprirsi amati! Che bello desiderare di fare lo stesso con gli altri! Meno bello scontrarsi con le proprie debolezze, ma è anche vero che è proprio lì che questo Amore tanto proclamato si fa più evidente. A volte mi sento nemica a me stessa e pregare tante volte sembra scontato o superfluo perché voglio nascondere quella parte di me che tanto faccio fatica ad accettare. Quali nemici riconosco nella mia vita?
Oggi disegno un cerchio, simbolo della perfezione, e scrivo dentro le mie imperfezioni provandole a guardare con lo sguardo di chi si sente amato.