In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Commento
Si sta per compiere la promessa, di nuovo, la nascita del Signore: promessa di vittoria della luce sulle tenebre. Mi piace molto che la liturgia oggi ci offra il canto del Benedictus, perché contiene ma non trattiene una bellezza e una gioia straordinaria. Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, ha appena riacquistato la voce; era diventato muto poiché era rimasto incredulo all'annuncio dell'Angelo sulla sua profetizzata paternità. Ora il bambino è nato, e diventerà il più grande tra i profeti. "Giovanni è il suo nome" che significa "dono di Dio”. "Si scioglie la lingua perché nasce la voce" dice Sant'Agostino. il Signore Dio aveva fatto una promessa a Zaccaria, ed ora egli finalmente crede, a questo Dio che realizza ciò che dice. Riacquista la voce e ne fa un cantico altissimo di lode, speranza, certezza di bene, che è secondo soltanto al Magnificat di qualche versetto prima. Domani è Natale e la promessa si rinnova... siamo parte di questa promessa, che si realizza anche attraverso di noi! Ne siamo consapevoli? sappiamo che serve la nostra fiducia, il nostro ascolto, per collaborare con Dio al suo progetto?
Questa notte, davanti al mistero che si compie, ti offrirò Signore, la mia voce, che possa solo dire cose buone, la mia fiducia, perché creda che solo in te è il bene; la mia gioia, perché possa trasmetterla a tutti!