La Gioia del Vangelo

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sabato 16 dicembre 2023

Sabato della II settimana di Avvento

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Dal Vangelo di Matteo 17,10-13
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Commento
Nel meditare questi brevi versetti del Vangelo di Matteo, mi sono venute in mente le parole che, qualche mese fa, ad Assisi, un Frate francescano mi ha rivolto durante una confessione nei pressi della Porziuncola. “Figliolo, il Signore è presente nella nostra vita di tutti i giorni e ci parla, manda segni… Sta a noi però avere orecchi ben puliti per saperlo ascoltare. Elimina con la preghiera tutto quel cerume che ti blocca l’udito, perché solo così riconoscerai la voce di Dio dal frastuono che ti circonda”.
Il mondo oggi viaggia ad una velocità supersonica e le nostre vite di conseguenza seguono questa scia. Tanto rumore e tutti di corsa. Casa, lavoro, sport, impegni, amici, famigliari. Già al tempo di Gesù, scribi e farisei pensavano di essere un passo avanti a tutti, sia nell’interpretazione delle Scritture sia nella lettura dei loro tempi. Potremmo paragonarli ai “guru” dei nostri tempi. Tra presunzione e frenesia, però, non hanno saputo ascoltare la voce di Dio che, per mezzo dei profeti prima e Suo Figlio poi, annunciava un messaggio rivoluzionario: ama il prossimo tuo come te stesso.
Io sono capace di ascoltare la voce del Signore nel mio quotidiano o sono come gli scribi e i farisei che sentono solo quello che vogliono?

Propongo un piccolo gesto: la prima volta che ripulirò le orecchie con il “cotton fioc” dopo la doccia o la sera prima di andare a letto, penso a tutti quei “cerumi” non fisici che tappano le mie orecchie e chiedo al Signore di aiutarmi a smaltirli.
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