In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: "La gente, chi dice che io sia?". Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti".
Ed egli domandava loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il Cristo". E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: "Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà".
Commento
“Perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini”: infatti quante volte io per prima mi sono ritrovata a voler quasi “controllare” nostro Signore, pretendendo che allontani da me e dalle persone a me care ogni forma e aspetto della sofferenza, quasi a voler io dettare leggi; ancora quante volte mi sono ritrovata anche io a pensare: “Era il Cristo, aveva pienamente potere su ogni cosa, perché non si è risparmiato nelle sue sofferenze fisiche così cruente, perché non ha ritratto il suo capo, il suo volto e le sue braccia ai flagellatori, perché non è sceso dalla Croce?". Ebbene una risposta precisa non sono riuscita a darmela ma credo che Cristo, il nuovo Uomo dopo Adamo, ci abbia indicato la via: per risorgere, per vedere l'alba non c’è altra via che quella della maledetta (per noi) o benedetta Croce; non siamo chiamati a rifiutarla, piuttosto siamo chiamati ad abbracciarla, accoglierla, accettare di prenderla sulle nostre spalle e fidarci di Cristo, che è sempre avanti a noi a guidarci ed indicarci la via, come Lui stesso ci ha detto, fino alla fine dei giorni! Pensiamoci bene perché ne va della vita, della vera vita piuttosto che della mera sopravvivenza.
Oggi provo a non lamentarmi e ad affrontare con fiducia nella Provvidenza una situazione che rappresenta una “croce” per me.
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