La Gioia del Vangelo

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sabato 04 ottobre 2025

San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia

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Dal Vangelo di Matteo 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Commento
Vieni Spirito Santo, fammi camminare al passo con Gesù.

Ricordo una salita impegnativa a un rifugio in una delle giornate più calde dell’estate. L’ultima parte del cammino era totalmente al sole e, mentre faticavo nello sforzo, mi facevo forza pensando alla fonte di acqua fresca che avrei trovato appena fuori dal rifugio. Spesse volte la vita si presenta come una salita faticosa dove sogni solo di poter tirare un po' il fiato. Gesù oggi ci promette ristoro: un ristoro per la vita e non solo per qualche situazione. Ci viene promesso che proprio nel momento di stanchezza e oppressione, che tutti attraversiamo, abbiamo la possibilità di guardare a Chi ci può insegnare a portare il peso di ciò che ci sembra, a tratti, persino insopportabile: la nostra stessa vita. Gesù ci invita a prendere il suo giogo, cioè a imparare a camminare con Lui, al suo stesso passo; il giogo infatti, normalmente, è condotto da coppie di animali da tiro dove uno dei due conduce l’altro e, tenendo lo stesso passo, il lavoro diviene sopportabile a entrambi. Il segreto, dunque, è quello di imparare a camminare al passo di Gesù, che conosce la vita e vuole condividerla con noi. Bisogna però essere umili, persone capaci comprendere la propria piccolezza non come un limite ma come la porta di accesso a qualcosa di ben più grande: chi vuole conoscere il Padre deve legare la propria vita a quella del Figlio e sarà Lui, con leggerezza, a condurci a destinazione.
Lascio che la mia vita sia accompagnata dal Signore?

Oggi la mia preghiera sarà un sorso d’acqua fresca nella fatica quotidiana.
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