In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Commento
Vieni Spirito Santo, fammi sperimentare Dio come unico ristoro per la mia vita.
Ricordo anni fa una salita a un rifugio delle nostre valli bergamasche in uno dei giorni più caldi della famosa estate rovente. A un certo punto la scorta dell’acqua nelle borracce era esaurita e l’ultimo tratto è stato faticoso, senza acqua per dissetarci. Arrivati al rifugio, l’acqua zampillante della fonte fresca è stata il vero ristoro, vita nuova nella stanchezza del nostro corpo provato. Oggi Gesù si propone come il “vero” ristoro, un ristoro per la vita e non solo per qualche situazione. Ci viene promesso che proprio nei momenti di stanchezza e oppressione, che inevitabilmente toccano la vita di tutti, abbiamo la possibilità di guardare a Chi ci può insegnare a portare il peso di ciò che ci sembra, a tratti, persino insopportabile: la nostra stessa vita. Siamo noi gli stanchi e oppressi: la vita ci mette spesso alla prova e avvertiamo il bisogno di trovare ristoro nel Signore stesso, che è mite e umile di cuore, che offre un giogo che, differentemente da quelli umani che fanno male e schiacciano, è dolce e leggero: un giogo che paradossalmente rende liberi. Un Dio così vicino all’umano, così capace di essere ristoro alla vita, è un Dio che rivela il suo cuore in una maniera quasi “scandalosa” per il mondo: è proprio il Dio che in Gesù Cristo ci salva abbassandosi fino all'estremo, nella mitezza e nell'umiltà. Un Dio con un cuore di amore infinito. So gioire come Gesù per la fede in un Dio così meraviglioso?
Oggi accetto di vivere anche le fatiche e le difficoltà quotidiane sapendo che il Signore è il mio punto di ristoro!
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