La Gioia del Vangelo

Che senso di libertà! Mi ricorda San Francesco: saranno i sandali, sarà la dimensione del viaggio, dell'essenzialità. Mi fa sognare una Chiesa non chiusa in sé stessa ma aperta al mondo, che esce dai confortevoli cenacoli per incontrare le persone nei luoghi in cui abitano, per le strade e nelle case. Qui si rimane e si accoglie, il mandato di Gesù è chiaro: “rimanere”. Non c'è l'invito a convertire a tutti i costi, a proclamare dogmi, a dettare regole e confini. Una Chiesa povera e bisognosa perché lo stile è importante, il bastone e i sandali non significano pauperismo ma ci ricordano che tutto ci è dato in dono e che la ricchezza più grande l'abbiamo in cielo. L'andare in due non ci fa perdere la dimensione comunitaria del Vangelo: il compagno di fede è il mio salvagente contro l'individualismo e l'egocentrismo, altrimenti rischio di alimentare la schiera di santoni e predicatori che popola questo tempo. E la missione è la più alta: nel Suo nome portare salvezza là dove l'uomo è più ferito, nelle piaghe dello spirito, nelle infermità, nelle paralisi che ci tengono schiavi. Sono pronto a mettermi in viaggio e varcare soglie sconosciute? Me la sento di abbandonare il calduccio protettivo del mio cenacolo, del mio gruppo, della mia associazione? Sento la Sua chiamata a partire per le strade del mondo?

Oggi cerco una soglia scomoda da varcare, dove la mia fede si sente giudicata, sotto accusa o denigrata. In quel luogo estraneo, con quella persona difficile, in quella situazione di disagio pregherò Gesù per le infermità che incontro.