La Gioia del Vangelo

Spirito Santo donami un cuore puro che sa amare gratuitamente.

L'immagine che ho in testa dopo la lettura di questo Vangelo è una lunga tavola imbandita con tantissime persone che condividono un pasto.
Se facessimo come Gesù ci insegna, tutti avremmo un posto alla tavola di qualcuno; saremmo sereni e liberi, senza preoccupazioni nel dare o nel ricevere. La logica di Dio è davvero diversa dalla nostra: è davvero diversa dalla logica consumista ed egoista della società di cui facciamo parte.
La logica di Dio è la gratuità, perché tutti possono ricevere anche se non hanno da restituire. Lui stesso gratuitamente ci ama; lui è morto seguendo questa logica. Che bello essere discepoli di un Dio che per primo ci dona il suo amore e non si aspetta niente in cambio, di un Dio che si dona. Il dono non si aspetta di essere contraccambiato, e se riconosciuto genera gratitudine e fiducia nella persona che lo riceve.
Noi, immersi nella logica del mondo attuale che crea sempre nuovi bisogni e ci spinge al consumo, facciamo fatica a sperimentare la gratuità. Il dono però, se ci pensiamo bene, è alla base della società: pensiamo al dono della vita, all'amore tra genitori e figli, alle persone che svolgono un servizio e/o un lavoro per il bene degli altri. Ci rendiamo conto così che le parole di Dio colgono in pieno l'essenza dell'umanità.
Mi chiedo: sono capace di riconoscere i doni che gratuitamente ricevo ogni giorno?

Oggi mi propongo di invitare a casa mia una persona che non ho mai invitato, semplicemente per coltivare la relazione "senza avere il contraccambio".