La Gioia del Vangelo

Vieni, Spirito Santo, donami la grazia di accogliere la tua Parola con fede, proprio come ha fatto Maria, e fa' che possa concepire in me una vita nuova.

Nel Vangelo di oggi, una donna tra la folla benedice Gesù esclamando: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Gesù, però, coglie l'occasione per estendere questa beatitudine a tutti noi, affermando che la vera beatitudine non deriva dai legami di sangue, ma dall'ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica. Maria è beata non tanto per la sua maternità fisica, ma per la sua maternità spirituale: ha creduto, accolto e "concepito" la Parola con un "sì" libero e totale.
Provo una gioia profonda nel riconoscere che esiste una maternità (e paternità) spirituale che va ben oltre quella fisica. Gesù ci insegna che, pur essendo Maria unica, la sua beatitudine è accessibile a tutti noi. Non serve essere speciali, ma solo compiere un gesto semplice e profondo: ascoltare e vivere la Parola di Dio.
L'ascolto autentico non è passivo, ma un'apertura attiva all'altro che ci permette di accogliere e di essere trasformati. Allo stesso modo, ascoltando la Parola di Dio, accogliamo la sua essenza, il suo modo di pensare e di agire.
Davvero sei madre se ascolti un tuo fratello? Oggi ho compreso il senso più profondo dell'essere madre spirituale: accogliere, ascoltare e lasciarmi toccare dalla vita degli altri, che siano i miei alunni o le persone che incontro ogni giorno.

Oggi affido al Signore una persona a me cara e chiedo per lei il dono della maternità spirituale.