La Gioia del Vangelo

Il tuo Spirito Signore, irrompa nel mio cuore, apra le vie chiuse, scaldi le parti gelide,
risani le ferite, perché la tua Parola trovi spazio in me e con me percorra le strade di questo mondo.

Nel Vangelo di oggi in sei righe troviamo per quattro volte la parola “cammino/camminare”. C’è quasi un’insistenza, come a dire che la Parola di Dio non può restare ferma, non può restare imprigionata, deve andare, camminare. Questo movimento caratterizza il vangelo di Luca fin dal suo inizio: quando la Parola trova spazio nel grembo di Maria, subito la mette in cammino. E il cammino del credente è quello arduo dell’amore, che necessita una decisione ferma, che può richiedere anche il dono della vita, come sarà per Gesù a Gerusalemme. Oggi il volto di Dio ci si rivela come testardamente fermo nell’amore, anche di fronte al rifiuto. Non si impone ma non si tira nemmeno indietro, continua la sua corsa lasciando aperta la porta per chi vuole accoglierlo. È così anche per me o di fronte alle prime difficoltà, all’opposizione di una mentalità diversa da quella del Vangelo mi tiro indietro?
All’inizio di questo mese missionario siamo chiamati a metterci in cammino, non solo esteriormente ma anche dentro la nostra interiorità, lasciando che la Parola apra le arterie del nostro cuore perché vi scorra l’amore di Dio e lo possiamo portare a tutti.

Ci sono delle cose ferme da tanto tempo nella mia vita, cose che lascio lì pur sapendo che è necessario affrontarle, come una relazione difficile, un rancore che non riesco a superare... Oggi forse è il giorno per fare un passo, per iniziare a muoverle.