Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Commento
Spirito Santo, aiutami a cercare la vera umiltà.
“Che fai, Signore?”. È la prima domanda che mi sorge spontanea, leggendo questo testo di Luca. Se provo a rispondere secondo le nostre categorie, entro in una prospettiva davvero problematica. Infatti, a una lettura superficiale, può sembrare che Gesù voglia suggerire una sorta di codice comportamentale, peraltro fondato sull’apparenza! Possibile Gesù inviti a un atteggiamento di finta umiltà finalizzato a una pubblica valorizzazione? Dai, sappiamo tutti quanto sono insopportabili i finti umili, quelli che devono farsi pregare, devono recitare la parte di chi non sa fare, di chi non è capace, di chi non se la sente solo per sentirsi riconoscere come pregi ciò che fingono di negare. No, non è questa la prospettiva del Vangelo. Gesù chiede l’umiltà vera, quella di chi sa davvero stare al proprio posto, senza cercare posizioni che non gli competono e, allo stesso tempo, cercando di fare al meglio ciò che invece è davvero compito suo. Segno di un’umiltà vera, ci insegna oggi il Vangelo, è la capacità di donare senza aspettarsi nulla in cambio: a questo invita Gesù, che ha fatto dono della sua vita per tutti, senza distinzioni. Alla sua mensa siamo sempre tutti invitati: è la mensa dell’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Oggi mi impegno a vivere un gesto di carità verso una persona che è in difficoltà.
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